Fondazione Prada

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Difficile trovare un concentrato di tanto stile e bellezza alla periferia della città, lungo i binari della ferrovia, dove nessuno si sognerebbe di passeggiare. Con un grande progetto di ristrutturazione e integrazione tra passato e futuro, lo studio di architettura OMA ha trasformato un’antica distilleria dei primi del Novecento (Società Italiana Spiriti), comprensiva di sette edifici preesistenti e tre nuove strutture, nella Fondazione Prada, un luogo perfetto per tutte le arti. «Abbiamo voluto spazi diversi, piccoli e grandi, flessibili, per sperimentare. Sarà un gran divertimento. L’arte è lo strumento che abbiamo per esprimere le nostre idee, ma ne useremo anche altri. La Fondazione ha allargato le possibilità al cinema, ai dibattiti, a qualunque altro campo», così Miuccia Prada ha spiegato con entusiasmo la nuova avventura al Corriere della sera, a pochi giorni dall’inaugurazione, il 9 maggio 2015.

 

Lo spazio, che occupa una superficie totale di 19mila m2, di cui 11mila dedicati alle attività espositive, comprende un’area didattica dedicata ai bambini e sviluppata con gli studenti dell’Ecole nationale supérieure d’architecture de Versailles e il Bar Luce, ideato dal regista Wes Anderson che, ispirato dalle atmosfere tipiche degli antichi caffè milanesi, lo descrive così: «Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato di dare forma a un luogo dove mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi “non cinematografici”». Il contrasto tra storia della città e arte contemporanea, nuove architetture e arte classica, geometria e materia, zone di riflessione e osservazione (sotto le frasche) e di conversazione (ai tavolini del bar) rendono la Fondazione Prada un progetto culturale contemporaneo unico al mondo che si è completato il 20 aprile 2018 con la nuova Torre, progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA. Un ulteriore spazio espositivo concepito su sei livelli per accogliere opere e grandi installazioni della Collezione Prada, realizzate tra il 1960 e il 2016, firmate da artisti come Damien Hirst e Jeff Koons. All’esterno si presenta come un edificio essenziale in cemento bianco e vetro, ma all’interno la Torre è una sorpresa costante: soffitti che variano dai 2,7 metri del primo piano agli 8 dell’ultimo, livelli che si sviluppano in alcuni casi su base trapezoidale in altri rettangolare e, al sesto piano, il ristorante Torre arredato con pezzi originali del 1958 dal Four Season Restaurant di New York.

 

>>Consiglio perMilano: Per visitare la Fondazione Prada non basta un giorno. Per questo va vissuta come un teatro costante in continuo aggiornamento grazie ai suoi progetti temporanei e agli eventi. Per raggiungere con i mezzi pubblici la Fondazione conviene scendere alla fermata M3 Lodi TIBB e prendere il bus 79 oppure le biciclette BikeMi: entrambi hanno la fermata e il parcheggio di fronte all’ingresso. In alternativa, il tram 24, che arriva dal centro e ferma all’altezza di via Lorenzini, è altrettanto comodo.

 

Per saperne di più: www.fondazioneprada.org

 

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