Darsena di Porta Ticinese

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La nuova Darsena di Milano è nata il 26 aprile 2015. Per realizzarla ci sono volute innumerevoli battaglie degli abitanti del quartiere per sollecitare la riqualificazione dell’area e, soprattutto, un po’ di fortuna, visto che è scampata (grazie a importanti ritrovamenti archeologici) al tentativo di costruire un mega parcheggio che l’avrebbe cancellata per sempre. Al termine di un anno e mezzo di lavori, il progetto firmato dagli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi e dallo Studio Bodin&Associés è diventato realtà. Per la prima volta, i milanesi assaporano la possibilità di passeggiare allo stesso livello dell’acqua, di percorrere nuovi ponti pedonali e, finalmente, di vivere l’intera area come una parte integrante dei Navigli e non più come un corpo estraneo. Con i primi caldi, i bar e gli sport acquatici sono diventati l’epicentro dell’estate milanese, ma l’intera piazza pedonale, gli alberi piantumati, i moli per le barche turistiche, la pista ciclabile, il Ticinello che affiora nei pressi del Mercato Comunale dove, tra fiori e ortaggi, spiccano i nuovi spazi dedicati al cibo di strada, sono diventati una vera calamita per i milanesi, in ogni stagione. Le critiche al progetto non sono mancate, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Darsena è tornata agli antichi splendori, ma in una versione contemporanea e dal respiro internazionale.

 

Note storiche
L’attuale mappa della Darsena è basata su un progetto sviluppato durante il dominio spagnolo, nel 1603, che assecondava le mura della città. La sua storia, però, sembra risalire al 1177, quando, dopo la distruzione inferta da Federico Barbarossa, si pensò di deviare parte del fiume Ticino per creare un canale navigabile dal lago Maggiore a Milano. Il progetto del Naviglio Grande si realizzò solo dopo la metà del XIII secolo, creando un primo bacino nel laghetto di Sant’Eustorgio. Con la costruzione del Duomo, dal 1386 in poi, emerse l’esigenza di ampliare i moli per l’attracco e si iniziò a sviluppare il progetto della Conca di Viarenna che terminava nell’attuale via Conca del Naviglio, passando dalla grande Darsena. Nel 1482, l’intervento geniale di Leonardo da Vinci, incaricato da Ludovico il Moro di studiare un sistema che permettesse la navigazione dal lago di Como fino a Milano, segnò il salto di qualità grazie al sistema di chiuse che risolse per sempre il problema del dislivello dei terreni e rese più semplice la navigazione. Oltre al marmo di Candoglia per la cattedrale, a Milano venivano trasportate via acqua pietre da taglio, sabbia, laterizi, legna, carbone, generi alimentari, sale, metalli, tessuti, manufatti, stoviglie, letami e ceneri. Con Napoleone, nel 1805, iniziò anche il progetto del Naviglio Pavese, completato dagli austriaci, che aumentò ulteriormente il traffico. Tra il 1830 e la fine del secolo, la Darsena registrò una media di 8.300 barche in entrata e uscita, per un totale di 350.000 tonnellate di merci l’anno. Nel 1953 la Darsena di Porta Ticinese sarà al tredicesimo posto nella classifica dei porti nazionali per ricevimento merci. Il 30 marzo 1979 l’ultimo barcone ormeggiato alla Darsena scaricherà il suo ultimo carico di sabbia.

 

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