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La fabbrica del vapore: spazio alla creatività

È un luogo storico della città e un bell’esempio di archeologia industriale che racconta della Milano operosa nel periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900. Durante la sua storia secolare, la Fabbrica del Vapore ha cambiato proprietari e utilizzi ma è sempre rimasto un luogo caratterizzato dal fermento creativo di Milano diventando un indirizzo imperdibile della nightlife milanese.

Dal 1889 un centro nevralgico

Costruita accanto al Cimitero Monumentale, è la sede originaria della Ditta Carminati, Toselli & C., fondata nel 1899, in piena rivoluzione industriale, e occupa una vasta area di 30mila metri quadri compresa tra Via Procaccini e Via Messina. Il complesso industriale è composto da diversi grandi edifici in mattoni e grandi vetrate abbellite da dettagli Liberty. Come quelli sulle facciate esterne, dove le finestre sono incorniciate da particolari di stantuffi, rotaie e altri dettagli realizzati a bassorilievo, tutti diversi tra loro.

La casa dei tram

La società si occupava della costruzione, riparazione, vendita di materiale mobile e fisso per ferrovie e tramvie. Un settore in grande fermento ed evoluzione, al tempo, tanto che tra le mura dell’azienda, oltre a lavorare per le tante società ferroviarie di tutta Italia, nacquero i tipici tram tipo 1928 che ancora oggi circolano per Milano. È a questa attività e ai mezzi a vapore che qui prendevano forma che oggi deve il suo nome.

 

Dopo un momento difficile durante la Prima Guerra Mondiale, a causa della riduzione del servizio pubblico tramviario e, quindi, anche delle vetture in circolazione, e dei bombardamenti che colpirono l’area, la Carminati, Toselli & C. torna in piena attività dando un grande contributo allo sviluppo alla rete tramviaria milanese. Basta pensare che alla fine del 1926 circolavano 700 vetture su 151 km di rotaie contro i 99 km e 125 tram del 1886.

 

Con la presa di potere da parte del regime fascista, la Società inizia un periodo di stallo che la porterà alla chiusura nel 1935. Da quel momento gli storici edifici videro alternarsi società impegnate in diversi settori industriali, dal tessile al farmaceutico al tipografico, ciascuno dei quali li modificò in base alle proprie esigenze. Uno dei cambiamenti maggiori è dovuto, però, alla demolizione di un intero edificio in seguito ai danni riportati da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. La vasta area liberata viene così utilizzata da una ditta di autotrasporti comepiazzale per le manovre.

La rinascita nel 2002

Dal 2002 gli spazi della Fabbrica del Vapore sono stati trasformati in un centro culturale per mostre, spettacoli, concerti ed eventi culturali. Dal 2012, il primo e il terzo sabato del mese, è qui (nel piazzale) che si tiene il Mercato della Terra di Slow Food con i prodotti agricoli a km zero. Dall’estate 2017, attraverso un nuovo bando di assegnazione degli spazi rimasti, il Comune di Milano ha deciso di rilanciare l’intero progetto. La storia continua.

Uno spazio culturale sempre aperto

L’occasione migliore per visitarla? Le mostre e gli eventi che si susseguono tutto l’anno nelle varie sale. Dal 18 al 29 giugno 2019, in particoalre, torna alla Fabbrica del Vapore di Milano Contaminafro, il festival delle culture contemporanee ideato e diretto dal danzatore e coreografo camerunese Lazare Ohandja insieme all’Associazione Mo’o Me Ndama, quest’anno con la produzione musicale di Giovanni Amighetti. Musica, arte, mostre, danze e incontri diretti con i protagonisti delle nuove culture in Europa, Africa e Asia.

Il programma degli spettacoli 

Francesca Pace

Per saperne di più: Fabbricadelvapore.org