La data di registrazione alla camera di commercio di Milano parla chiaro: 1 aprile 1926. Ambrogio Brambilla, nome che più meneghino non si può, apre quell’anno un negozio di “sarto per uomo, confezione e commercio all’ingrosso di divise e berretti militari e civili”. La prima sede è in via Cavallotti, la seconda – quella attuale, dal 1931 – in Via Larga, ribattezzata Via Adua durante il fascismo. Ambrogio cuce uniformi per l’esercito, la marina, l’aeronautica, ma anche per i tramvieri, i capi stazione, i portieri degli alberghi, i messi comunali, la banda musicale. Dopo la guerra, Via Adua torna a chiamarsi Via Larga, ma Ambrogio continua imperterrito a darsi da fare tra berretti e marsine. Con lui, i figli, prima Alberto e poi Adolfo, che oggi portano avanti l’attività di famiglia con Andrea e, ancora, Ambrogio, nipoti del fondatore. (L.S.)
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