Un industriale milanese (Ferdinando Sarmi) ha sospetti sul passato della giovane moglie Paola (Lucia Bosé), per questo incarica un’agenzia investigativa di indagare su passato della donna. Paola è di Ferrara e da studentessa ha avuto una grande passione per Guido (Massimo Girotti). Avvertiti da un’amica, Guido e Paola si incontrano a Milano. Temono che l’inchiesta riguardi la morte della fidanzata di Guido, avvenuta per un incidente che loro avrebbero potuto evitare. Divisi dalla condizione sociale, lei vive fra gli agi lui sbarca il lunario, i due comunque tornano ad essere amanti. Insofferente del marito, Paola convince Guido a ucciderlo. Ma l’industriale sconvolto dagli esiti dell’inchiesta muore in un incidente. I due amanti sono liberi ma quella morte crea una frattura nel loro amore e Guido lascia Milano per sempre. Girato nel 1950, Cronaca di un amore è il primo lungometraggio di Michelangelo Antonioni. A cinque anni dalla fine della guerra Milano appare umida e ripiegata, dove al disastro materiale si è sostituto il disagio di vivere. Il regista sceglie l’analisi psicologica rispetto a quella sociale, ciò non gli impedisce di ritrarre l’egoismo e l’aridità di una borghesia rampante e avviata sulla via dell’alienazione.
Massimo Rota