L’arco della Pace sorge tra il Castello Sforzesco e l’imbocco di corso Sempione. Inquadrato dai prati del parco Sempione, da un lato, e dai due caselli daziari costruiti alla fine del ‘700, dall’altro, oggi è il luogo di ritrovo dei giovani che trascorrono la serata tra i numerosi locali della zona pedonale del corso Sempione. Iniziato nel 1809 in onore di Napoleone, su disegno dell’architetto neoclassico Luigi Cagnola, l’arco venne sospeso dopo la sconfitta di Waterloo per poi essere ripreso su decisione di Francesco Giuseppe I d’Austria che volle dedicarlo alla Pace e chiese di eliminare le spade dalla sestiga di bronzo, scolpita da Abbondio Sangiorgio (ruotata, da quel momento, verso la città). Alla fine, l’arco della Pace viene inaugurato il 10 settembre 1838 alla presenza dell’imperatore asburgico. Ventuno anni dopo, l’8 giugno 1859, sotto l’Arco della Pace passano trionfanti a cavallo Vittorio Emanuele II e Napoleone III, i due monarchi liberatori di Milano salutati da una folla in festa. Dopo numerosi restauri (il più recente, quello della sestiga di brozo), l’arco è tornato agli antichi splendori, offrendo la famosa visuale “a cannocchiale” che incornicia la torre del Filarete del Castello Sforzesco.
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