Nel cuore di Baggio, un tempo zona di villeggiatura dei milanesi, ancora oggi sembra di essere fuori Milano, in vacanza. Ed è proprio qui che, alla fine di via Forze Armate, dove sembra non esserci più niente, appare l’insegna sbucata dal passato: «Qui la qualifica “osteria“ non è soltanto un orpello: è un’indicazione rigorosa che ha pieno riscontro nella sostanza». Lo dicono gli stessi proprietari sul sito dell’osteria, dove lanciano anche l’ironica campagna “Adotta un oste“, e aggiungono: «Che cos’è un’osteria? Prezzi bassi, cucina casalinga, familiarità nei modi. Ma quel che conta è l’atmosfera, il rapporto tra oste e cliente, e persino tra avventore e avventore, perché in un’osteria che sia degna di questo nome corre un legame invisibile tra un tavolo e l’altro».
Piccola e accogliente, con un arredamento tipico e soprattutto pieno di “ricordi” di un’altra epoca, l’osteria offre pochi piatti (come da tradizione milanese) ma molto gustosi (la vera cotoletta è super). Vino buono e una bella atmosfera condita da canti improvvisati che coinvolgono tutti i presenti, completano il quadro “Alla grande!”, come si ripeteva fino allo sfinimento qualche anno fa.
La sala al piano terreno ha una capienza per circa 20/22 persone, mentre la sala superiore, chiamata galleria, perché contiene manifesti originali di molti film, può ospitare fino a 30 persone. A mezzogiorno, il menù fisso è di 9 euro!
Unica pecca: si paga solo in contanti.
Ines Comità
Per saperne di più: www.osteriaallagrande.com
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