Massimo monumento civile del periodo rinascimentale a Milano, fu fatto erigere su un precedente nucleo del 1300 da Francesco Sforza, duca di Milano. A partire dal 1450 fu residenza e fortezza dei Signori di Milano e venne decorato soprattutto ad opera di Galeazzo Maria Sforza e di Ludovico il Moro. Tra il Cinquecento e il Seicento divenne una delle principali cittadelle militari d’Europa. In seguito, cadde in abbandono e fu restaurato nel secolo scorso da Luca Beltrami. Oggi si presenta come un vasto quadrilatero, in laterizi, finestroni in cotto e torrioni angolari, cinto dal fossato. Al centro della fronte c’è una torre che è una riproduzione di quella originaria attribuita al Filarete (1452). Passando sotto, si entra in un vasto cortile che si chiama Cortile delle Armi, qui si trova il Museo Pietà Rondanini, ed è chiuso in fondo da tre corpi di fabbrica: a destra la Rocchetta, la torre di Bona di Savoia (1477) e la corte Ducale che hanno finestroni in cotto gotici.
La nuova casa della Pietà Rondanini
Dopo la piazza, attraverso una porta sormontata da un grande stemma sforzesco si entra nel cortile della Corte Ducale; a destra si trova l’ingresso ai Musei del Castello che, dopo il trasloco della Pietà Rondanini di Michelangelo nell’attiguo Ospedale Spagnolo del Cortile delle Armi, continuano ad ospitare sculture di arte paleocristiana, preromanica (IV-IX); arte romanica e dei maestri Campionesi (XI-XIV); i monumenti sepolcrali di Bernabò Visconti e della consorte Regina della Scala (XIV secolo); scultura gotica; bassorilievi che decoravano la porta Romana (XIII secolo); gonfaloni di Milano del 1566; arazzi di Mantova e di Bruxelles del XII secolo; medaglioni dipinti da B. Luini, sculture del ‘400 e del ’500; affreschi di Mantegna, Filippo Lippi, Giovanni Bellini, V. Foppa, Bergognone, Correggio, Lorenzo Lotto, Tiepolo, Tintoretto; dipinti fiamminghi e olandesi dei secoli XVII-XVIII. Non mancano un Museo degli strumenti musicali e una sezione delle ceramiche. Nella sala della Balla vi sono i 12 Arazzi dei mesi, eseguiti verso il 1503 dalle arazzerie ducali di Vigevano su disegni del Bramantino. Nel cortile della Rocchetta si accede alla sala del Tesoro ornata di un affresco del Bramante (Argo). Il Castello Sforzesco ospita la Biblioteca Trivulziana che è ricca di manoscritti miniati.
La spettacolare Sala delle Asse di Leonardo
Da programmare, soprattutto con la bella stagione, la visita alle merlate e alla strada coperta della Ghirlanda.
Dal 16 maggio 2019 al 12 gennaio 2020 si segnala la riapertura straordinaria della Sala delle Asse decorata da Leonardo e in fase di restauro. Qui, la mostra Sotto l’ombra del Moro. La Sala delle Asse con un’installazione multimediale a cura di Francesca Tasso e Michela Palazzo, mete in luce il progetto originario del Maestro. “La fondamentale scoperta dell’attuale cantiere di restauro è una fascia muraria, mai investigata prima, in cui sotto numerosi strati di calce bianca si trova l’intonaco originale di fine Quattrocento. Tramite appositi sondaggi si scopre che l’intonaco del quattrocento conserva ancora pitture a monocromo su tutti i lati della sala. Il progetto decorativo originario di Leonardo, dunque, era più articolato e non si limitava alla porzione occupata dal Monocromo e alla volta, ma ricopriva l’intera superficie parietale della sala, almeno da una certa altezza in su” (dal sito ufficiale).
Dal 2006, la storica Fiera degli Oh bej! Oh bej!, che per 120 anni si è tenuta nelle vie limitrofe alla basilica di San’Ambrogio, si è spostata attorno alle mura del Castello Sforzesco, dove si tiene ogni anno, a cavallo con i giorni di Sant’Ambrogio (7 dicembre) e dell’Immacolata Concezione (8 dicembre). Nata nel 1288 in onore del santo patrono, Sant’Ambrogio, è una delle tradizioni più antiche della città. Qui gli artigiani espongono i loro lavori e prodotti gastronomici di stagione, tra i quali spiccano le tipiche Firunatt, i filoni di castagne affumicate.
Da giugno ad agosto, l’Estate Sforzesca diventa il punto di riferimento dei milanesi rimasti in città.
Pia Dell’Acqua
Per saperne di più: milanocastello.it